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ALL'INTERNO DEL GIORNALE  N°6


Il ciuco di Compiobbi
La tassa sul mulo
Il canto del foco
La prima festa dell'uva

LA CIUCHINA «LITTORINA»
La ciuchina più famosa di Compiobbi si chiamava «Littorina».
Prima dell'ultima guerra aveva la sua stalla ai Calzolai presso la lavanderia di Serafino Benvenuti. Nella piazzetta dei Calzolai, che ora non c'è più, il giovane Gianfranco Benvenuti aveva posto una targhetta dedicata affettuosamente all'animale che diceva pressappoco così:
...e questa ciuchina l'è più veloce della littorina...

UN CIUCO DI NOME NEGUS
Nei festeggiamenti paesani inscenati in occasione della fine della guerra in Abissinia, nel maggio 1936, fu organizzato un corteo da Compiobbi a Sieci col ciuco di Guido «del Gallo» ribattezzato per l'occasione «Negus» in dispregio ad Ailé Selassier sconfitto. Emilio Fontanelli venne camuffato col carbone nero tanto da farlo sembrare un "negusse". Il paese era tappezzato da oltre venti archi di trionfo costruiti in legno e addobbati con alloro. Anche l'ingresso delle case dei reduci erano decorate con alloro. Anche al Girone fu utilizzato l'animale da soma per fare satira. Un certo Magnani, che vendeva le verdure col ciuco, vestì l'animale da Negus.

SALAMI FATTI COL CIUCO
Il "Papini" era un commerciante di Compiobbi «aggeggione». Prima dell'ultima guerra, aiutato da Cinquino, nel giardino di Pippo del Sieni produceva un liquore chiamato "Gagliardetto". Per campare faceva i mercati, aveva il magazzino sull'Aretina, vicino all'attuale falegname Casini. La cosa più curiosa era che il Papini ammazzava ciuchi per fare salami...


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